Microplastiche, l’Europa adotta un nuovo regolamento

di Tecnologia & Innovazione – https://tinnovamag.com/ 

Il Parlamento europeo, a fine ottobre, ha approvato in via definitiva il nuovo Regolamento per la prevenzione della dispersione di granuli plastici. Il testo, già adottato dal Consiglio dell’Unione Europea a fine settembre, punta a prevenire la dispersione di pellet di plastica nell’ambiente, al fine di ridurre l’inquinamento da microplastiche. Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. La maggior parte delle disposizioni inizierà ad applicarsi due anni dopo l’entrata in vigore, con alcune deroghe ed esenzioni.

Gli obblighi per le imprese

L’obiettivo è rafforzare i controlli e la gestione di queste materie prime industriali lungo l’intera catena di approvvigionamento. I punti principali del regolamento impongono alle imprese di implementare piani di gestione del rischio che includano misure specifiche per imballaggio, manipolazione, formazione del personale e attrezzature. Sono stabiliti anche obblighi chiari per le operazioni di bonifica in caso di dispersioni accidentali.

Vincoli differenziati

Per garantire equità e responsabilità, il testo introduce obblighi differenziati: i vettori di paesi terzi dovranno designare un rappresentante autorizzato nell’UE, mentre gli operatori che gestiscono oltre 1.500 tonnellate di pellet all’anno dovranno ottenere una certificazione da un ente terzo indipendente. Le microimprese e le piccole realtà beneficeranno di misure semplificate, come l’autodichiarazione di conformità. Sono state inoltre introdotte prescrizioni specifiche per il trasporto marittimo, riguardanti imballaggi e informazioni sul carico, per prevenire dispersioni in mare.

Ridurre la dispersione

I pellet di plastica sono microparticelle utilizzate per produrre materiali plastici. Se dispersi, non si biodegradano ma si accumulano nell’ambiente, negli animali (come pesci e molluschi) e possono entrare nella catena alimentare umana, contribuendo all’inquinamento marino, delle acque dolci e del suolo. Si stima che ogni anno vengano rilasciate nell’ambiente tra 52.000 e 184.000 tonnellate di pellet a causa di manipolazioni improprie, classificandosi come la terza fonte di rilascio non intenzionale di microplastiche dopo vernici e pneumatici.